L’ignoranza non previene e non cura

Era il 1981 quando ci si iniziò a chiedere come mai molti giovani omosessuali venivano colpiti da polmonite! Era il primo segnale concreto che quello che veniva definito “cancro dei gay”  creava un forte indebolimento del sistema immunitario. Questi giovani omosessuali “differentemente sani” dovevano essere studiati. Occorrevano soldi per la ricerca.

Si parlava di una nuova pandemia?

Oggi ci sembra qualcosa di “remoto” ed invece le infezioni sessualmente trasmissibili sono in aumento soprattutto tra i giovani. Come sempre accade quando tutto “tace” inizia la disinformazione e l’ignoranza..e si inizia a pensare “non esiste più”.

Erano gli anni 80 quando si aveva il terrore di contrarre questo maledetto virus. Sono passati 40 anni ed ancora si parla di HIV e di AIDS come se fossero la stessa cosa. Si abbassa la testa dicendo “io non sono gay e non sono neanche andato a prostitute”, si sbarrano gli occhi pensando “perchè esiste ancora?” e si ritraggono le mani se qualcuno ammette “ho l’infezione” come se un abbraccio potesse renderci “diversamente sani”.

Come gli struzzi

Andiamo per ordine. HIV è un virus che aggredisce e distrugge una particolare tipologia di globuli bianchi (linfocidi CD4) che sono responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Progressivamente il sistema immunitario diventa sempre più indebolito. al punto tale che il corpo non riesce a difendersi da virus, batteri, funghi, protozoi e tumori. 

Non si hanno sintomatologie specifiche.. è una sorta di effetto consequenziale alla risposta del sistema immunitario. A seconda del “punto di partenza” della salute del soggetto si può avere una “invasione silente” o una manifestazione di alcuni sintomi (..ma non si penserà mai che è HIV al primo colpo).

Con gli anni si è arrivati al profilo epidemiologico: erano gli anni ’50 quando un virus che convive con le scimmie dell’africa è mutato.

Studi, ricerche e progressi hanno fatto si che le aspettative di vita per chi oggi scopre di avere l’HIV e comincia subito il trattamento sono equiparabili a quelle di chi non ne è affetto.

 

 

ELISA

Un piccolo test svolto in maniera anonima e veloce è l’unico importante strumento per avere la diagnosi precoce di questa sindrome. Un semplice prelievo di sangue gratuito per conoscere la propria salute. 

Sembra così difficile? Assolutamente si! Perchè nonostante la medicina va avanti e lo stato offre tutte le possibilità per accertare e prevenire questo virus, l’ignoranza, la scarsa informazione, le chiacchiere portano noi esseri umani a pensare “che a noi non capiterà mai”. La paura di dover intraprendere un percorso terapeutico (che ci può salvare) è più forte della paura di contagiare il partner (occasionale o non) e della paura di far diventare l’HIV ingestibile.

Sindrome Da ImmunoDeficienza Acquisita

Cosa si rischia? TUTTO! Ebbene si, se non presa in tempo l’HIV diventa un virus attivo e inizierà a replicarsi nel sangue fino a compromettere definitivamente il sistema immunitario. E’ proprio questa fase che si passa da HIV a AIDS.

Ed ecco che le cellule CD4 diventano quasi inesistenti e il sistema immunitario inizierà a perdere completamente il controllo non riuscendo a combattere anche le infezioni più “banali”.

Grazie alle terapie antiretrovirali si vanno ad associare farmaci capaci di bloccare la replicazione del virus rallentando la distruzione del sistema immunitario. Ma siamo noi a decidere sull’ago della bilancia quanto vale la nostra salute. 

 

 

Anche i ricchi

Sono davvero tante le persone famose che hanno contratto l’HIV e parlarne serve a far capire che “può capitare a tutti”. La maggior parte venne contagiata quando ancora non si conosceva l’esistenza dell’AIDS..erano gli anni ’70. Rock Hudson, sex symbol degli anni ’50 e ’60, scoprì della sua malattia nel 1984 e fu la prima persona ad assumere un atteggiamento responsabile verso il mondo parlando della sua malattia.

Isaac Asimov (scrittore super famoso di fantascienza) ricevette sangue malato prima di un’operazione. Per evitare uno scandalo non rivelò il virus ma iniziò a sperimentare le prime terapie.

Eh già! Tutti oggi ne sono a conoscenza, ma all’epoca dovettero fare i conti con molte chiacchiere. Era il 1982 quando Freddie Mercury contrasse l’HIV, il virus silente divenne AIDS ed era il 22 novembre 1990 quando morì.

L’omosessualità per molti anni ha “bloccato” l’espressione di pensiero e di conseguenza di parlare di temi così importanti. Ma non per Giovanni Forti che decise di lottare pubblicamente per i propri diritti testimoniando come la vita poteva cambiare improvvisamente.

Per fortuna ci sono i “casi più recenti” che hanno ricevuto diagnosi in tempo per iniziare ad assumere i farmaci e hanno potuto (e conducono) una normale vita continuando a lavorare e ad avere una famiglia.

Di chi parliamo? Magic Johnson (campione di basket) e Charlie Sheen (chi non ricorda la sit-com “due uomini e mezzo”?).

E’ vero purtroppo “le chiacchiere girano” e sarà sempre così ma a volte bisogna solo prendere una bilancia e capire da che parte vogliamo farla pendere.

Inizia da te

Eh già.. può capitare ad ognuno di noi, indipendentemente dallo stile di vita, dall’orientamento sessuale o dallo stato di salute. Per questo è essenziale avere sempre rapporti sessuali protetti con partner occasionali o di cui non conosciamo lo stato di salute..non esistono categorie a rischio ma comportamenti a rischio che favoriscono la trasmissione dell’infezione.

Ricordatevi sempre che contraccettivo non è sempre sinonimo di prevenzione.. oggi esistono condom maschili e femminili e “lenzuolini barriera” per proteggersi dai virus. Ama te stesso, il tuo partner e proteggi anche un eventuale feto..esiste il contagio verticale oltre a quello orizzontale non scordarlo mai.